domenica, ottobre 22, 2006

PICCOLA POSTILLA
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Stanco di vedere le parole che muoiono, stanco di vedere che le cose non cambiano stanco di dover restare all’erta ancora respirare l’aria come lama alla gola. Andare a piedi fino a dove non senti dolore solo per capire se sai ancora camminare. Il mondo è un corpo coperto di lividi, i miei pensieri sempre più vividi. Corpi sulla strada che si lasciano affittare, tavole anatomiche da saccheggiare. Corpo perfetto, corpo immortale. Il corpo è la frontiera che si può violare. SANTI BUROCRATI SANGUE D’IPOCRITI LA VITA SPESSO È UNA DISCARICA DI SOGNI CHE SEMBRA UN FILM DOVE TUTTO È DECISO SOTTO AD UN CIELO D’UN GRIGIO INFINITO. Andare a piedi fino a dove non senti dolore solo per capire se sai ancora camminare. Sono le gambe piene di lividi, sono pensieri sempre più ruvidi. Corpi di macerie da telegiornale, corpi diplomatici in diretta a conquistare. Suona la marcia suonala ancora, la morte veste bene quando scatta l’ora. Cristi che piangono per troppo dolore, l’angoscia di un pianeta che puoi sezionare. Taglia la torta, tagliala ancora: chi è ricco resta vivo mentre il povero muore. Corpi e macerie da conquistare per un corpo d’armata sotto le fanfare. Corpo straziato, corpo a corpo, il corpo è l’innocenza che si può spezzare. SANTI BUROCRATI SANGUE D’IPOCRITI LA VITA SPESSO È UNA DISCARICA DI SOGNI CHE SEMBRA UN FILM DOVE TUTTO È DECISO SOTTO AD UN CIELO DI UN GRIGIO INFINITO. SANTI BUROCRATI SEME D’IPOCRITI LA VITA È SCRITTA SOPRA UN CUMULO DI SOGNI COME IN UN FILM DOVE TUTTO È DECISO SOTTO AD UN CIELO DI UN GRIGIO INFINITO.>>

sabato, ottobre 21, 2006

VIVA L'ITALIA
Non ho letto questo libro ma di lui sento parlare da mesi, da prima delle minacce, della scorta, delle petizioni, degli appelli al tg1 di Umberto Eco.
Non ho visto nemmeno l'appello però l'altro giorno ho sentito Fahrenheit e ne hanno discusso parecchio.
Roberto Saviano scrive Gomorra, un libro inchiesta come non se ne fanno più tanti. Penso non vadano più di moda. Questo libro parla di un clan camorrista del casertano e questa "malavita", che viene chiamata non a caso "mafiosa", non gradisce la pubblicità.
Lui fa di più, legge dei brani nella piazza di Casal di principe, epicentro del potere della famiglia di Michele Zagaria e Antonio Iovine e del più celebre Francesco Schiavone soprannominato "Sandokan". Che nome buffo Sandokan. Comunque la famiglia non gradisce.
In un articolo dell'Espresso viene riportato quello che appare anche in un giornale locale: nella piazza c'erano dei delatori, degli infiltrati, delle spie, come le vogliamo chiamre, degli infami insomma, che guardavano e prendevano nota. Chi applaude e chi no, chi parla e chi no.
Ne conseguono minacce di morte, signore e signori.
Io immagino la paura.
Non so se prima o dopo il sindaco di Napoli lo definisce "un fissato strabico" e fa altre simpatiche considerazioni che trovate nei link qui giù.
La stessa cantilena delle scuse per nascondere la Napoli sotto assedio di quest'ultimo anno credo. Mi vengono i brividi.
E' di destra negare il potere della malavita o è PRAGMATISMO? è mafia?
Tanti intellettuali hanno chiesto aiuto e Amato ha concesso una scorta.
Certo che me lo chiedo se servirà a salvare la sua vita.
Ma la libertà di espressione, di parola?

Salman Rushdie, Anna Politovskaja. Si fanno dei nomi. Non c'è mica bisogno di andare in oriente o nelle viscere del regime russo. Mauro di Mauro, Peppino Impastato e chissà quanti che non mi ricordo o che non conosco. Sembra sia mille anni fa.
Roberto Saviano ha 28 anni e a me viene da ridere pensando alla mia coda di paglia e a quella dei miei coetanei che non vogliamo esporci mai perchè non ci conviene; che accettiamo di farci zerbini per un lavoro flessibile perchè dobbiamo comprarci le scarpe fighe; che facciamo finta che le cose ci vadano bene anche quando tutto intorno urla che non è così.
Ma che cazzo stiamo facendo?

Dovrebbero toglierci il diritto di voto così forse qualcuno...
Mi viene da ridere.

http://magazine.excite.it/news/219/Roberto_Saviano_sotto_scorta
http://www.sosteniamosaviano.net/
http://www.radio.rai.it/radio3/fahrenheit/mostra_evento.cfm?Q_EV_ID=190954

Massive Attack- Blue lines

domenica, ottobre 15, 2006

HO IMPARATO UN SACCO DI COSE IN QUESTI GIORNI?
Prima di tutto ha (si, ha) piovuto tantissimo e questo mi ha dato sollievo dall'afa che si respirava nella mia testa.
Non mi capitava da secoli ma ammetto che ho
smarrito la calma e nell'ordine: il senso dell'umorismo, l'autostima, la fiducia nelle mie capacità amministrative e anche metà faccia. Ho pianto così tanto che avrei risolto il problema della siccità del riocannas. Il tutto in 10 minuti netti e senza che capissi granchè di quello che stava accadendo. Ne deriva un sano ridimensionamento. Comunque avessi visto la Madonna sarei stata meno sorpresa. Ma come ho fatto a cascarci... Ho abboccato come uno scorfano in calore innamorato che non può credere che qualcuno gli si voglia fare. Credo a tratti di avere anche assunto l'aspetto del suddetto pesce.
Che situazione antiestetica! La mia faccia deformata dalle lacrime e la mia mente offuscata da stupide ed antiche impalcature mentali che mi impedivano i movimenti; il tutto per discussioni inutili con persone (mi si permetta ma dopo anni di conoscenza posso dirlo) altrettanto inutili.
Resta fermo che quando mi innervosisco dovrei imparare almeno a stare zitta se non a dire qualcosa di intelligente.
P
otrei partire evitando che mi esca la bava dalla bocca.
Suvvia suvvia, è tutto passato..


Leave me alone- Ellen Allien & Apparat

sabato, ottobre 14, 2006

FESTA
Eccomi di fretta perchè parto per A fra meno di un secondo.

E' stato bello vedervi tutti. Questa è stata una festa salvata dagli invitati e ve ne sono gratissima. E' iniziata come una giornata un tantino storta ed è finita con me bellamente a letto serena e felice. .Dovrò riflettere fruttuosamente sulle cause funestanti (vedi post sotto). E non sto parlando di te Amoremio:).
Un saluto agli amici del baretto che non sono potuti venire chi per un motivo chi per un altro.
Merci a tout le monde!

venerdì, ottobre 13, 2006

BUONCOMPLEANNO
Oggi tipo che piove ed io piovvi torrenzialmente stamattina e non ero sola e ci sono quindi testimoni. Inizio male, mantre ero in macchina e tornavo a questa grigia città mineraria che mercoledì si risveglierà sotto uno sciopero generale , non mi riconoscevo in quella che ero solo due ore prima. Pazzia pura. Ho pure rotto a forbiciate una sciarpa e quindi se ho delle reazioni così potenti vuol dire che ti amo sul serio. Non ridere. Anche quando sono in crisi e mi chiudo a riccio io non prescindo mai da te. Anche quando batto i piedi per terra e non riesco a guardarti negli occhi senza avere in faccia uno sguardo obliquo e aggressivo, io non mi dimentico mai cosa sei per me. Anche quando sono convinta che il capolinea sia vicino, io non ce la faccio a voltarti le spalle.
Eppure quando ti amo, so che potrei amarti di più. Stamattina ero io ma non ero io. Io non sono più così, orribile strega impazzita dal dolore superficiale. Tu mi rappresenti più di qualsiasi altra immagine sulla terra. Io sono te e tu sei me. E' passato troppotempo insieme perchè non sia così.
Coldplay-Yellow

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sabato, ottobre 07, 2006

OGGI TI PORTO IN ISLANDA (O NELL' HOGGAR?)

Basta poco per avere una boccata d'ossigeno. Ignoro quanto duri l'effetto, ma serve.
A proposito, ieri sera mentre diligentemente scuotevo la tovaglia fuori così da ridistribuire equamente il cibo a tutti gli uccellini del circondario ho guardato il cielo carico di nuvoloni enorminerisoffici e mi sono accorta tutt'un tratto che è veramente immenso! Questa ovvia banalità si è dispiegata ai miei occhi come un nuovo stimolo. Allora mi è sopraggiunto il desiderio di essere in uno di quei luoghi ai confini con la realtà dove ho sempre pensato che non mi sarebbe interessato andare: il deserto o i ghiacci dell'ArtideAntartide o le steppe di chissà dove, la tundra, il Tibet. Dov'è che sono morti i soldati italiani in Russia? Le distese di nulla insomma. La natura incontaminata, selvaggia, autarchica, etc etc.
Ho avuto voglia di sentirmi piccola con cognizione di causa.
A me è sempre piaciuto di più l'immaginario urbano, la metropoli, i caffè, i viali, le case, i musei. In soldoni il paesaggio umanizzato.
Però dopo avere saputo che esiste Pagan Poetry o Yoga di Bjork o tutto Fisherman's woman di Emiliana Torrini non posso esimermi dal sognare l'Islanda che io mi immagino terra magicamente e costantemente sospesa e zattera galleggiante dall'atmosfera rarefatta, dove tutto è bianco. O al massimo rosa.
A proposito di questa voglia di perdermi (per ritrovarmi...) che mi è presa, un mesetto fa ho adocchiato "Il viaggiatore" di Maurizio Maggiani, il cui titolo era sempre lì nella classifica della Repubblica, e me lo sono portato a casa. Parla di un ornitologo che aspetta il passaggio di uno stormo nel deserto dell'Hoggar condividendo la quotidianità con una tribù che vive fra pickup, kalashnikov, migliaia anzi credo milioni di tappeti, miti e rituali di corteggiamento che si perdono nella notte dei tempi. Quando l'ho preso in mano ho pensato ad un libro immobilista, uno di quei libri formato yoga in cui per ogni movimento ci vogliono circa due anni di meditazione. Invece (perchè ovvio che c'è un invece) succedono tante cose, perchè grazie a Dio esiste la mente e con questa si può viaggiare attraverso i ricordi e le visioni diurnenotturne, anche davanti all'apparente staticità del paesaggio.
Così ci si muove fra desiderio di pace e atroci esperienze di guerra, ritmi concitati e membra rilassate, l'eterno ritorno di erosthanatos, il sesso mercenario, la purezza.
Non si sa bene dove sia il confine fra verità e visioni però ci si guarda dentro senza paura.
Questo per dire: che l'apparenza inganna; che si può e si deve cambiare idea; che nella mia lista di cose da fare, dopo laurea, giro della Francia, New York e trasferimento chessò, a Roma(?), c'è posto anche per una immersione nel freddo e nel caldo; e che vi consiglio spassionatamente questo libro.
Ora: Svefn-G-Englar e Staràlfur di Sigur Ròs ( da Agaetys Byrjun) (SI CONSIGLIA VIVAMENTE)

giovedì, ottobre 05, 2006

DUE PAROLE SU TRE PERSONE
Oggi sono allegra e affettuosa (chissà quanto durerà!). Quindi ne approfitto per parlare di qualcuno a cui voglio bene tanto3 (e scussate la citazione jovanottiana).
ATTENZIONE: CHIUNQUE NON REGGA LE SDOLCINATEZZE SI ASTENGA DALL'ANDARE OLTRE.
Io ho avvertito.
IL PRIMO: parte stamattina per una nuova avventura e con un pacco di dubbi in saccoccia. Ieri quando ci siamo sentiti era davvero triste perchè lasciare la dolce abitudine della vita con la persona che ami è durissima. Ma Cristosantissimo (!!!) solo un anno fa non si sarebbe nemmeno sognato tutto l'amore che l'ha sommerso in quest'ultimo periodo e che, sono sicura, non perderà certo per qualche giorno passato a Milano. Hai lavorato bene Piccolo, cosa credi; in bocca al lupo per tutto, ti voglio bene.
LA SECONDA: è mia amica dalla notte dei tempi, abbiamo fatto tante di quelle cose insieme e lei mi è sempre stata così vicina, che spesso, lo ammetto, l'ho data per scontata e non ho apprezzato a pieno la sua presenza. Ora è in un momento difficile ma io SO che troverà un compagno che si meriti di stare con lei più dell'aspirante yuppy (simpaticissimo eh) che si è lasciata alle spalle. Al prossimo gli facciamo il test prima di farlo entrare ( chi è dipendente di Trony perde 10 punti).
L'altro giorno sono stata benissimo, spero ritornerai presto :)
LA TERZA: è una new entry e ha scritto un post PER ME (!) nel suo blog. Ma chi è, ma chi èééé?! Bravi.
Per me è davvero difficile fare amicizia e superare il primo approccio in cui ci si è taaanto simpatici e a cui segue però di solito la fase "chi si è visto si è visto" detta anche "pira cotta pira crua donnunu a dommu sua"(ma succede solo ai Sardi che sono sospettosi diffidenti etc etc oppure, vuoi vedere...). Quindi grazie per la tua disponibilità e voglia e per essere così carina. Io apprezzo, l'avrai capito.
Un abbraccio a tutti, Cla.

mercoledì, ottobre 04, 2006

"La guerra contro i punkabestia"
Stamattina sono passata dal Bastione e di punkabbestia non ce n'erano. La "Cagliari che si scopre rissaiola" di un ormai famoso articolo dell'Unione Sarda, evidentemente oggi non passava da Castello.
Questa cosa dell'emergenza sicurezza strombazzata dai giornali e avvalorata a dire il vero da una serie di episodi di una certa gravità, mi ha spaventato anche se nella mia vita quotidiana non ne ho visto traccia . La gente continua ad uscire e ieri notte sono rientrata tranquillamente a casa a piedi con un' amica e c'erano le solite coppie e i soliti studenti in giro.
Fatto sta che dopo che dei balordi hanno aggredito dei turisti, che è stato picchiato selvaggiamente un attore cagliaritano, dopo gli schiamazzi notturni nel Corso e in via San Giovanni e il problema dei decibel e le beghe varie al Poetto ( perchè tutto è finito nell'unico calderone dell' "emergenza") , stampa isolana e sindaco la stanno buttando sui poveracci che vivono per strada. Adesso è saltata fuori pure un'ordinanza che vieta di chiedere l'elemosina in centro, come se il problema fosse il signore con gatti e topolini bianchi davanti alla Rinascente o il ragazzo cieco che suona alla fine di via Manno.
Quello che vedo è che la gente sta andando fuori di testa. Nessuno tollera nulla, va di moda il bullismo e la strafottenza a tutti i livelli relazionali. L'intolleranza senza certezze. E non parlo solo di Cagliari. Quelli che ti spaccano il crick in testa per un parcheggio, gli uomini che picchiano le loro compagne o non accettano di essere stati lasciati, quelli che scatenano risse per uno sguardo giudicato di troppo; ma anche le insofferenze in famiglia, gli isterismi, la paura del diverso, la solitudine.
Ovviamente la nostra non è la migliore delle società possibili sennò saremmo sempre belli rilassati.
Forse perchè non ci sono prospettive individuali, dove non sai se domani avrai ancora il tuo lavoro o se ti puoi fidare del tuo compagno/a dato che alla tv non fanno altro che dirti che in fondo "la scappatella fa bene alla coppia" e chi se ne frega se tu stai male come un cane e se ti senti umiliata (però cornuto è bello non lo dice nessuno, tutti furbi dalla parte giusta eh...).
Forse è che ci aizzano gli uni contro gli altri e noi un pò non possiamo sottrarci e un pò ci caschiamo in pieno pensando anche di essere furbi. Il famoso gioco al massacro.
Si, poi la droga ormai costa nulla ed è la risposta più ovvia al vuoto, e dopo la gente va a rubare e non capisce più niente etc etc. Però che dire di questo vuoto? da dove viene? Ci fanno credere che sono problemi individuali e che quindi ci dobbiamo arrangiare da soli perchè tanto l'importante è che non disturbi troppo e ti comporti da bravo cittadino/consumatore. La pubblicità ti offre le risposte. Ti propone la soluzione di una vita appagante che arriva dopo avere bevuto una bibita o comprato un'auto. Ma io mi sento davvero meglio dopo avere comprato l'ultimo modello di cellulare? E dopo con chi parlo? e soprattutto cosa dico?

Ora: scizzofrenicamente fra Inno all'odio di Linea 77 e qualcosa di Cassius

martedì, ottobre 03, 2006

AAA CERCASI AUTOSTIMA DISPERATAMENTE
Da oggi basta cazzi perchè mi sono davvero scocciata di piangermi addosso e di fare la bambina di 12 anni.
E ' severamente vietatissimo: istericizzare; dire cose tipo "non valgo niente" "sono una fallita" (ebbene sì mi dico anche questo, o madonna...) ; perdere il mio tempo vagando per casa convinta di non essere capace di iniziare alcunchè; umiliarmi ed implorare pietà a meno di non essere davanti a plotone di esecuzione e anche in quel caso è ammesso solo se il suddetto fosse composto da veri nazisti certificati. Inoltre, cosa più importante: è punibile con 200 scudisciate la perdita del senso dell'umorismo.
AIUTOOO!!!

domenica, ottobre 01, 2006

OTTOBRI
Vorrei essere più leggera perchè so essere solo pesante.

Oggi PRIMOTTOBRE. L' autunno dolciastro di una canzone che amo molto, per me inizia qui. Anche se in effetti non se ne vede l'ombra e qui in Sardegna di freddo si parlerà chessò, verso il quindici-venti. E tuttavia vedere questa data sul calendario ogni anno mi regala una dose di entusiasmo che prescinde dall' accidentalità del contingente. Vorrei svegliarmi domani e vedere che piove, camminare e, con gli stivali sopra la calzamaglia, far scrocchiare le foglie sul marciapiede; vestirmi di verde e mettermi il cappello, rintanarmi in un luogo caldo a bere e a parlare sapendo che fuori è già buio; ascoltare musica nelle cuffie e sentire l'aria frizzante della mattina tutta la giornata; e dormire sotto le coperte.
In autunno la solitudine è meno dolorosa perchè s'intona col mondo di fuori e col fondo del te nella tazzina.
E invece oggi PRIMOTTOBRE fuori c'è un sole notevole e fa caldo tanto da potere uscire con i sandali ai piedi.
Non mi interessa essere solare, mi va bene la penombra, solo un pò di leggerezza in più, quella si che mi farebbe comodo molto, molto spesso. La metterei in valigia in fretta adesso, prima di prendere il treno per Cagliari, e me la rimirerei continuamente perchè io di robe così non ne ho mica mai vista nessuna da vicino.
Per adesso mi accontento di leggere un bel pò, e di aspettare non so che cosa ma sicuramente qualcosa di grosso se lo attendo da così tanto tempo. Com' è che si dice? si tira avanti.

Ora: Autunno dolciastro - Carmen