domenica, novembre 26, 2006

FACCIAMO DUE CHIACCHIERE
Sarà casuale o sarà la prova che questa nostra esistenza ha un nume che ogni tanto getta l'occhio qua giù; fatto sta che al tg regionale della Lombardia hanno mandato un servizio su questo signore e la sua associazione. Pare che la gente non parli più e soprattutto non ascolti più. Questo
generoso gentiluomo sarebbe anche un ingegnere ma siccome la solitudine colpisce a caso nel mucchio, non è riuscito comunque a scamparsela. Solo che invece di rinchiudersi nel suo cantuccio a piangere amarelacrime, ha fondato questa associazione http://www.duechiacchieregratis.it/. Tutti i fine settimana si fa trovare con il suo banchetto in piazza del duomo a Milano e offre i suoi servigi (e non è un doppio senso:) ai Milanesi infelici .
Dopo i tizi che danno via abbracci gratis in giro per il mondo (vedi you tube) mi sembra un valido prosieguo. Più amore per tutti!
LA SOLITUDINE FRA NOI
Ho passato tutto il film di Sorrentino pensando che una canzone fosse dei Sigur ros, ci avrei messo la mano sul fuoco e invece, ecco, non era vero. E' una musica straziante, un lamento dolce e fluido ed è tutto il pomeriggio che ce l'ho nelle orecchie. Una percentuale pazzesca di ragazzi rischia di diventare sorda prima dei quarant'anni a causa dell'I-pod. Alcuni già sentono un suono come di una campanella dopo avere spento le cuffie. Pare sia il primo sintomo di un inizio di perforazione del timpano. Voi sentite campanelle?
Quando sono giù, ma molto giù, sento fortissima la solitudine bussare al mio cuoricino a sua volta e conseguentemente battente bandiera bianca. Io dico questo: questa maledetta è una forza mistica che ti porti dentro ogni giorno a prescindere dal fatto che te ne renda conto. Sta lì fra lo sterno e le zone mollicce dell'addome e più o meno spesso ti manda a chiamare per farti un salutino. Le persone che incontri, le cose che compri che tocchi, le azioni che compi sono solo dei pagliativi da questo punto di vista. Solo semplici stracci con cui tamponarti la pancia. E' uno stato mentale maledizione, non me ne libero neanche con la dinamite. E' disturbante, mi impedisce di fare delle cose e mi costringe a farne altre. Sentimento complesso. Quando è dolce la chiamo malinconia ma adesso è solo una interminabile scocciatura.
Attenti alle orecchie!
Over the pond - Album Leaf /My lady's story - Anthony and the Johnsons

sabato, novembre 11, 2006

FROM SATURDAY TO SATURDAY ( ORMAI SUNDAY E COMUNQUE SCAZZO)
Sto cercando una radio da ascoltare mentre scribacchio qualcosa ma è una sfida persa dato che Radio Sherwood sembra essere deceduta (momentaneamente spero) e di Radiopopolare e consorelle varie non ne trovo molte che funzionino e quelle che ho beccato stanno trasmettendo reggae o anni 70 e no, non sono proprio in vena. Forse ce la fa radio base da Verona che oggi ha nella homepage articoli sui bambini stranieri e la scuola e altre cose sociali e questo mi piace. Ok, qualcosa a metà strada fra country e ... country merda. Niente di niente stasera per sentirsi meno soli.
Intanto. In alcuni blog che si trovano su spaces c'è una funzione bellissima, almeno mi sembra tale in questo momento: una cartina del globo terrestre dove appaiono dei segnetti lampeggianti in direzione dello Stato in cui c'è stato l'ultimo blog aggiornato. Questa pallina luminosa si sposta dall'Europa all'America, da Singapore a Israele, nord, sud, destra, sinistra; tu puoi cliccare e leggerti gli ultimi pensieri partoriti da menti sparse in giro per il mondo. Dal 14enne calabrese che sostiene che in fondo lui non è uno che violenterebbe le ragazze ma anche loro che se ne vanno in giro in pieno inverno con minigonna e calze a rete... ( i meravigliosi anni 80 sono tornati), alle foto di Ispaniche simpatiche e grassottelle che studiano nella Westacoast degli Stati Uniti (ma quante sono?!); dalle poesie d'amore delle ragazzine spagnole alla 42enne mamma francese che fra le cose che ama mette suo marito i suoi bimbi già sulla terra e l'ultimo che è in viaggio.
Non so se sia una questione di orario ma quelli che scrivono di più in Europa sono i Belgi e gli abitanti dei PaesiBassi: la lucina bazzica spesso quel fazzoletto di terra. Certo che dev'essere proprio una figata abitare in quei posti... In Africa solo il Sudafrica partecipa, gli altri Stati hanno altre simpatiche cose a cui pensare, credo. (Intanto su Radio Onda d'Urto da Brescia che mi ero ormai rassegnata ad ascoltare, dopo i ritmi giamaicani si è passati ad un programma che si chiama "Abominio": heavy metal... oh Gesù; io passo a Radio città del Capo da Bologna). Mi spiace solo che la stragrande maggior parte dei blogger sia sotto i vent'anni il che rende i loro scritti ben poco interessanti ai miei occhi. E poi, peccato che il mio computer non riesca a caricare le foto come si deve, perchè vorrei proprio guardarle le facce dei ragazzi israeliani e di quelli cinesi dato che non posso capire quello che scrivono.
Subisco il fascino della globalizzazione.
Mi destabilizzo le orecchie con la drum'n'bass e buonanotte.

sabato, novembre 04, 2006

CLEANING MY SOUL
Oggi la minima è 6. Do I have a life, Motel connection.
La copertina bianca con il nuovo logo rappresentante un esserino con la testa a forma di cuore e il libretto neutro con le foto azzurrate, fanno molto minimal. E in effetti a me pare che anche la musica sia biancainquietante; sarà suggestione ma è il colore dell'essenziale e del less is more.
L'ho messo su questo disco e ne è uscito un suono pulito asettico che sembra venire da lontanissimo ma forse è colpa del mio stereo malandato. Parte la prima canzone Pa pa pa (che fa il paio con Kiribiri...ma che titoli sono?!) una sorta di rap su una base labilissima che indica solo il filo della melodia. Mi viene in mente il primo ascolto di Nothing more e penso che non sapevo cosa dire di quei suoni all'osso e del ripetere continuo dolce ma non ossessivo che non c'è proprio nient'altro. La versione album del singolo è perfino più scarna del radio edit. Il video, manco a dirlo, bianco.
My darkside è ripulita e francamente ne viene fuori mummificata rispetto al singolo dell'anno scorso (ma non era più bella l'original?). Lavorare per sottrazione; i suoni fanno atmosfera: Sparkles movimenta, Car by car quasi allegra, Cypress hill rilassata che fa tanto giappone e When the night è romantica e mi piace mi piace. Ma niente melodie facili. Niente di accattivante ecco, non ci sono canzoni pop come Queen of sugar e niente pezzacci stracciaclassifiche tipo Two. Low profile. Testi con disperazione annessa. Pareti lisce. Devo indagare l'interno. Credo si dica minimal techno, comunque io con la musica elettronica ci metto del tempo a carburare. Si attenda la prova cuffie.


I
eri felice, contenta e congelata perchè le temperature si sono abbassate in fretta e furia, ho comprato il nuovo disco dei Motel connection.
LA CAMORRA SONO IO
A me la Bignardi piace ma un pò meno dopo che l'ho vista fare la rompipalle per forza al programma di Victoria Cabello su mtv. Per la serie: non è il tuo programma smettila... Daria Bignardi!!! applausi (applaudite!).
Detto questo "Le invasioni barbariche" mi piace parecchio. Ieri fra interviste a Elio e le storie tese (davvero antipatici) e Alba Parietti ( la coscia che non molla) e udite udite la mistica principessa nera Alessandra Borghese (ma citarla in un blog equivale a nominarla in vano? poi non vorrei che mi arrivasse una scomunica.. magari è la volta buona che svolto...); ecco fra tutti questi si è trattato dell'argomento del momento: Napoli.
Cioè io giuro ne ho sentito parlare anche stamattina a colazione nel bar sottocasa da due tizi che avevano le idee chiare: esercito esercito esercito. Che leggano la Padania? o votano udeur? Comunque adesso ne parlo anch'io così 1 a 1 fra me e Daria. E 1 per i signori del bar che siamo contenti tutti.
C'erano Di Cataldo autore di Romanzo criminale, Valeria Parrella scrittrice; Sergio Cusani che mi fa un pò impressione dirlo ma sta collaborando col ministero della giustizia e si occupa dell'emergenza napoletana; un tizio direttore del Domenicale (mi sono informata è un settimanale che parla di cultura) e un membro di un gruppo hiphop di cui francamente non ricordo il nome,originario
e abitante tutt'ora di Scampia e, particolare non superfluo ( adesso arriva l'ossimoro), laureato in filosofia. Credo che sia normale che lo spettatore tipo (in questo caso neanche a dirlo la sottoscritta) sia rimasto colpito più dalle opinioni di chi non si fa vedere spesso in tv e contemporaneamente e/o forse conseguentemente
dice cose sensate con cognizione di causa (non me ne voglia il direttore del domenicale che ha definito Saviano la Melissa P della camorra).
Valeria Parrella è una giovane donna che vive nel centro storico di Napoli, ha un bambino piccolo, ha votato centrosinistra tutti questi anni,
di mestiere scrive ed ha frequentato per un pò alcune scuole elementari per un progetto didattico. Una bambina di otto anni che arriva tardi a scuola perchè deve occuparsi della casa e fare da mangiare ai fratelli dato che il padre è in carcere e la mamma al lavoro; i bambini che una mattina arrivano tutti eccitati perchè hanno visto a terra morto, sparato, il corpo del fratello di uno di loro, e il suo orecchio staccato dal corpo, e la polizia e il sangue e i giornalisti. Il furbo è ovviamente quello che ha sparato per primo e che non è rimasto a terra. L'eroemodello quando sei solo è dietro l'angolo di casa. Allora Valeria si chiede ma ho votato centrosinistra per nulla? perchè non si è lavorato su questi bambini? perchè li si è lasciati soli? Dopo 13 anni (tanto è il tempo passato fra il primo Bassolino e la Jervolino di oggi) avremmo forse dei tredicenni diversi; perchè si è lasciati soli gli insegnanti che sono troppo spesso le ultime tracce di legalità nei quartieri difficili? La risposta ovvia ed agghiacciante è che non si è voluto farlo. Tu pensa la scomodità. Nel 2004 più di 100 morti ammazzati ma nelle campagne elettorali per le successive elezioni nessuno nomina la camorra. Avranno pensato che è una brutta parola che spaventa le brave persone. Ed adesso eccoci qua che i morti ce li hai sotto casa. A Scampia uno dei santuari della camorra come l'ha definito Amato, c'è una centrale di spaccio ogni cinquanta metri. Praticamente tutte le piazze e molte strade sono occupate da queste attività. Il più grande mercato di droga d'Europa. Non che ci stupisca però fa impressione.
A corollario di questi fatti allarmanti, una storiella apparentemente di poco conto: quando viene rubata qualcosa, la macchina lo scooter o che so io,
sapendo che non si riavrebbe nulla non si denuncia il furto. Ci si arrangia e se si conosce qualcuno che conosce qualcuno che conosce qualcuno si cerca di riavere il maltolto indietro per vie traverse. Ovviamente pagando. Cioè il derubato si ricompra ciò che era già suo. Lo fanno anche a Cagliari con le pattane delle macchine ( e a volte anche con le macchine stesse eh) che poi te le ricompri ai margini della strada. Solo che a Napoli credo succeda un pò più spesso con conseguenze decisamente più gravi dato che esiste un crimine organizzato che controlla bene il suo territorio.
Comunque in qualunque società tutto è legato. Tutti dipendono da tutti non c'è scampo.
Ma a che serve l'esercito se la camorra sono io?