domenica, dicembre 31, 2006

QUANDO L'AVVERBIO E' SPAVENTATO (EH?!)
Troppa violenza negli stadi, questo è un dato di fatto. Quest'anno se ne va senza che io cerchi di trattenerlo e nonostante mi abbia portato tanti eventi belli e tante occasioni (stupidamente lasciate finire nel vuoto) i ricordi più vividi sono legati a malesseri e malumori...ma che volete, sono una inguaribile melodrammatica. Cerco di mettere in ordine i foglietti che mi sono appuntata dentro la testa e tiro le fila, traggo le conseguenze, faccio i conti, insomma i nodi, insomma avete capito.
Ecco un ennesimo ma anche ultimo elenco dell'anno (anche se il 31 non appartiene a nessun anno mi pare sempre un limbo ignavo fra due fuochi o se preferite un'oasi di quasi totale oblio...sarà che non lavoro).

POSITIVE VIBRATIONS:
  • Silvio Berlusconi fuori dalle scatole (dovrei scrivere "La vittoria dell'Unione" ma non ci riesco scusate)
  • La soddisfazione di avere passato l'esame di Filologia romanza (e qua non ci sono cazzi)
  • I concerti di Baustelle e Offlaga Disco Pax al Transilvania
  • La vittoria al referendum sulla Costituzione
  • I mondiali di calcio (CAMPIONI DEL MONDO!!!!!)
  • Fausto presidente della camera
  • Il viaggio a Berlino in Marzo (grazie Gra:))
  • Ovunque proteggi come colonna sonora dell'estate (grazie Vinicio)
  • I corsi di Francese e fit box (li metto insieme perchè sono due piccoli traguardi...)
  • Il Bastione quest'estate che volevo pure dormirci da quanto ci stavo bene
  • Giap di Wu Ming (queste robe ti cambiano la vita)
  • Il Poetto in Giugno/Luglio
  • L'amore... a volte
  • Ovviamente questo blog e internet e apparati vari
Negative Vibrations:
  • Non essere riuscita a finire con l'università
  • La solitudine fortissima
  • Le (la?) persone cattive che ci rovinano la vita (ma non vinceranno!)
  • I malanni fisici : emicraniamaldistomacogastritemaldischiena
  • Le notti insonni e i microrisvegli
  • L'ansia
  • Le pressioni psicologiche
  • La manifestazione del 3 Dicembre del centrodestra
  • Le morti in Iraq (quante?)
  • Sicari vicini ad Hamas che uccidono i bambini di un ministro di Al fatah
  • La guerra in Libano
  • I casini dopo le vignette danesi su Maometto
  • Vallettopoli (piccolo scoperchiamento su schifezze quotidiane)
Per intanto stasera io sono a Cagliari al concerto dei Sikitikis poi a girottare e a ballare nei pressi di Castello. Speriamo non ci siano inconvenienti :)
Spero che il vostro anno sia stato migliore ma soprattutto che quello entrante sia pieno di ciò che desiderate...
BACISUPERYEAH & ROCK&ROLL !!!!

Moltheni - L'età migliore

giovedì, dicembre 28, 2006

AAAAAAAAAAGH
Che cazzo che minchia che merda di vacanze brutte come quest'anno brutto.
Potrei turpiloquire di più ma ve lo risparmio. Sono incazzata nera e se potessi prenderei a pugni il primo che passa per sentirmi meglio. Ma dubito che ci riuscirei. A sentirmi meglio intendo.
Ok ok ok, calma e sangue freddo. Vediamo, ho giocato con i miei cuginetti super bellissimi anche se uno dei due è in fase ribellione violenta (ha un anno e mezzo), ho ricevuto dei regali graditissimi e dei sorrisiauguriabbracci calorosi; mio nonno sta diventando cieco; tutti stiamo invecchiando (e si vede); il mio fidanzato è malato; io sto sbroccando.
Ma è possibile che in questo ultimo mese ogni volta che ho pensato di fare qualcosa di divertente sia successo qualcos'altro che mi ha impedito di compiere la suddetta qualcosa? non è possibile ma è possibile. Il mio consorte filosoficamente si rifà alla letteratura concernente il fato malvagio, maligno ecco. Io la chiamo sfiga, al diavolo Eschilo, Sofocle e tutti gli altri. Al diavolo tutti. Non voglio vedere nessuno fino all'anno prossimo. Non mi sento una carcassa voglio solo difendermi perchè forse c'è qualcosa di sbagliato in ciò che faccio tipo pensare di uscire. Sortilegi. Voglio solo evitare aspettative inutili tipo pensare che le cose vadano bene o almeno abbastanza bene come dice il tizio di Sant'Efisio. Come il colore della terra. Mi metto a riordinare la stanza e poi mi ubriaco con il quantreau di mio padre. Chissà che non mi passi tutto quanto. Alla moda francesa.

Velvet underground - Sunday morning; Alberto Fortis - Milano e Vincenzo (boosta rmx)

mercoledì, dicembre 27, 2006

Lo so, è una scelta nazionalpopolare a manetta ma che ci volete fare a me questo pezzo mi sta facendo impazzire, e come la canta... e poi massimo rispetto per la Nannini (Nottimaggigheeee)

Grazie

Sei stato tu a scegliere
Solo bugie per vincere
Anche stanotte vuoi distruggermi
Come fai sempre

Non voglio piu’ combattere
Il cuore e ‘ un arma da fottere
Le tue parole sono lividi
Sulla mia pelle

Grazie del sole che e’ stato
Tenerti vicino
Dentro di me
Grazie di questo amore
Senza paura piu’ forte di noi

E prendimi
Abbracciami
Che te ne fai ora di me
In questo fuoco andato in lacrime
Non sento niente

Grazie del sole che e’ stato
Tenerti vicino
Dentro di me
Grazie di questo amore
Senza paura piu’ forte di noi

Dolce com’e’dolce il pensiero che resta
Ora dopo ora io ti perdo ora per sempre

Grazie
Di ogni tuo sguardo dentro di me

Dolce così dolce il pensiero che resta
Ora dopo ora io ti cerco vattene adesso

Lasciami il tuo silenzio
Spegni la voce
Le luci accese
Grazie.

domenica, dicembre 24, 2006

Oddio! durante la cena è venuto fuori che mi sono dimenticata i film di Charlie Chaplin uno dopo l'altro alla rai: La febbre dell'oro e Il monello immancabili ! ma perchè non li ridanno?

sabato, dicembre 23, 2006

VOGLIO SOLTANTO IMPACCHETTARE, IMPACCHETTARE, IMPACCHETTARE (... e anche impacchettarmi)

Ho deciso che è Natale ieri. Quindi porterò letizia e simpatia nei cuori dei miei cari. Anche perchè qua mi pare che ci sia tristesse a vagonate e quindi mi rifiuto di mettere il mio soldino in questo gruzzolo di monete sporche. Adesso sono natalizia e non ce n'è per nessuno: anche tu sarai obbligato a soggiacere al mio disperato bisogno di buonumore.
Offro abbracci agratis!
Intanto impacchetto (se non si fosse ancora capito) con i miei arti leggermente impediti (e infatti ho comprato le bustine invece della carta! gnahaha, diabolica) fabbrico degni alloggi per i miei pensieri. Però cazzo , quanto mi mancano i bei vecchi natali di una volta. Ridatemeli!
Ridatemi Gesù bambino e i canti di Natale a scuola! Tu scendi dalle stelle (quanto mi piaceva), Bianco Natale (e decolli), quella canzone degli alberi e tutte le altre che non mi ricordo (ridatemele!). Voglio passare il pomeriggio a cantarle con mia zia come ai vecchi tempi (adesso le canterò con il suo bambino spero). Voglio vedere la mia famiglia che gioca a tombola a casa di mia nonna con 13 elementi mica 4 gatti come ora, voglio vedere i pacchetti dal buco della serratura, voglio i giocattoli e le cassette dello zecchino d'oro sparsi nel salotto e nascosti dietro i divani, voglio qualcuno che dopo che si sono aperti tutti i regali se ne esca fuori mostrandone uno intonso e dicendo "è rimasto questo, di chi è?" (e si, è proprio il tuo), voglio i miei genitori più giovani e i miei nonni prima delle cose brutte, voglio mettermi la gonna pantalone e il maglione con sotto la camicia col colletto tondo ricamato. Voglio che tornino quelli che se ne sono andati. Voglio la messa di Natale e anche il sonno che mi prendeva all'ennesimo ringraziamento al Signore, voglio vincere qualche spicciolo con la mia cartella e perderne altrettanti, voglio la banale magia di quando si è piccoli e si dicono tante scempiaggini, voglio la gratitudine per i regali, voglio i maglioni anni '80, voglio la cassetta di Mariah Carey vestita da mamma natale con All I want for Christmas is you (ma dov'è finita?), voglio il sonnellino pomeridiano che ci obbligavano a fare per non essere troppo stanchi la sera (e chi l'ha mai fatto?), voglio vedere la faccia guanciottosa di mio fratello. E voi?
Buon Natale a tutti :)


Da Carmilla del 26 dicembre, una poesia del poeta uruguaiano Mario Benedetti sulla morte di Pinichet

Obitorio con urrà
Andiamo a festeggiarlo
venite tutti
gli innocenti
i lesi quelli che gridano di notte
quelli che sognano di giorno
quelli che soffrono con il corpo
quelli invasi da fantasmi
quelli che marciano scalzi
quelli che bestemmiano e bruciano
i poveri congelati

quelli che supplicano qualcuno
quelli che amano
quelli che mai dimenticheranno
venite tutti
il crapulone è morto
è defunta l’anima nera
il ladro
il porco
è defunto per sempre
urrà
venite tutti
lo festeggiamo
e non dite
che la morte cancella tutto
che purifica tutto
qualche volta
la morte
non cancella niente
restano sempre
le cicatrici
urrà
è morto il cretino
andiamo a festeggiarlo
senza fingere di piangerlo
che piangano quelli come lui (1)
e facciano indigestione di lacrime
è defunto il mostro illustre
è defunto per sempre
andiamo a festeggiarlo
evitando di sporcarci
senza credere che costui
sia un morto qualsiasi
senza tornare al quieto vivere
senza dimenticare che questo
è un morto di merda


1) Una singolare associazione mentale mi fa pensare, leggendo questo verso, a Sergio Romano, che sul "Corriere della Sera" ha indirettamente giustificato nei giorni scorsi i crimini di Pinochet alla luce della necessità di fermare l'espansione del bolscevismo in America Latina. Romano aveva alla stessa stregua assolto Francisco Franco. Da cui si vede la relatività del "liberalismo" made in Italy. Un giorno ci diranno che anche Mussolini era un liberale, a modo suo. (V.E.)

http://www.carmillaonline.com/archives/2006/12/002066.html

domenica, dicembre 17, 2006

PICCOLO REQUIEM PER UN AMORE
Non mi riguarda, eppure, eppure... La drammatizzazione fa parte della vita. No espletazioni corporali no film di Natale. No scandali, no calcio. No dramma, no Shakespeare. No dramma no Ascanio Celestini. Nutrimento per l'arte ed estrema prova per anima e corpo. Essendo una piagnucolona in me trova terreno fertile. Sono eccessivamente emotiva e mi sono commossa. Ho abbassato la testa per nascondermi non so se per non peggiorare la situazione o se per non rendermi ridicola. Non so, non conosco quasi nulla ma quando viene a mancare la felicità è difficile farne a meno, anche se a distanza. Guardo da lontano, ma non troppo. Fosse stato in un momento spensierato avrei osservato con indulgenza e fiducia nel futuro. Cose che passano. Invece sbircio con i ventricoli stretti, di sottecchi, questo piccolo dramma. Un pò di felicità è arrivata fin qui in questi anni. E' arrivato anche lo smarrimento e le incomprensioni certo, ma soprattutto ho sentito l'odore delle cose belle. Nonostante la riservatezza e la volontà di tenere tutto per se. Sono una curiosona lo ammetto. Mi pare di vederlo come mi pareva di vedere prima le nuvolette della tenerezza. Dolore sordo.
Forse esagero. Forse ci sono tempi di recupero più celeri di quanto non immagini o c'è più consapevolezza nelle possibilità di ripresa dell'essere giovani. Forse c'è più serenità. Meglio anche la rassegnazione quando si è giovani, piuttosto che le lacrimucce. Credo. Chissà che farei io che non mi sono mai trovata di fronte a tutta questa normalità. Quante canzoni ci hanno scritto sopra? Comunque vada, buon viaggio a tutti e due.

Serenade - Emiliana Torrini; Angeles - Subsonica; Sally - Vasco.
MERCE VARIA

E' difficile essere equilibrati
:
  • quando sei in preda ad un'insaziabile voglia di sangue;
  • quando sei in condizione di non riuscire a dormire decentemente;
  • quando ti è ritornato il mal di schiena dopo mesi che eri riuscita ad evitarlo ammazzandoti di ginnastica mattutina (la prima cosa che faccio quando mi alzo!!) e palestra tre volte la settimana;
  • quando non combini abbastanza (si si proprio quello...)
  • quando hai scadenze belle pesanti sempre più vicine;
  • quando il tuo fidanzato non è presente come vorresti;
  • quando tu non sei presente come vorresti;
  • quando arriva Natale dopo avere passato Ottobre Novembre e parte di Dicembre con il solleone che ti esprime tutto fuorchè inverno e che ti prepara a tutto fuorchè al suddetto Natale
  • quando sei stanca di rincorrerti;
  • quando hai sacchi di energia e non hai cavalli a cui dare da mangiare;
  • quando vorresti passare almeno una sera alla settimana a fare quello che ti pare (lo ammetto,banalmente,sesso alcool e rock&roll);
  • quando accendo la tv e intravedo fra gli interstizi delle dita che mi sono messa in faccia per non vedere, Bossi con qualche altro suo scagnozzo che pontifica sulla famiglia tradizionale (ma questi non si sposavano col rito celtico? la signora Calderoli a Markette docet...);
  • quando perdo la capacità di rapportarmi alla gente perchè mi manca il ritmo;
  • quandoquandoquando

  • Jovanotti CORAGGIO
  • Infedeli blasfemi Adoratori di idoli Bella gente storti
    Schizofrenici
    Malati di troppa vita
    Esperti in gioia e desiderio
    Figli di apollo partigiani
    Di montagna
    Ragazzacci nuovi di zecca
    Beati e santi inviati alla cena
    Del pane e del vino
    Esploratori portinai di altre dimensioni
    Collezionisti di ferrarri
    Amanti solitari
    Scalatori di classifiche
    Missionari e papi
    Questo ritmo è per voi
    Coraggio
    Questo è un posto selvaggio
    Miracolati ciarlatani star di domani
    Progettisti di bluejeans
    Creduloni di ogni razza e fede
    Ragazza madri marziani fuori sede
    Scopritori dell’ovvio, parenti di re
    Arrampicatori di grondaie, bigliettai di zoo
    Spaccapietre e filosofi,ammaestratori di sirene
    Scavalcatori di confine, consolatori e consolatrici
    Annusatori di vinile,accordatori a orecchio
    Cacciatore di mostri marini, bambine e bambini
    Ex presidenti,miti viventi,aspiranti eroi
    Ballerine di breakdance, sibille e cassandre
    Divinita’ in parcheggio,miglioratori del peggio
    Fornai e genisti, samurai e operai
    Buttafuori e dee jay
    Questo ritmo è per voi
    Coraggio
    Questo è un posto selvaggio
    Mother father sister brother miei antenati e mie muse
    Inventori di scuse,stelle comete, cantanti in bilico
    Distruttori di carte d’identità,ex doganieri
    Studentesse del primo banco,dilapidatori di fortune
    Eroi e disertori, piantatori di alberi
    Mungitori di rinoceronti, mummie e zombi e guaritori,
    coltivatori di caffè ,pastori della via lattea
    decoratori di inferni, antennisti e
    telepredicatori
    modelle soprappeso,
    amazzoni commesse,
    prostitute sacre
    suore di clausura, collaudatori di preservativi
    collezionisti di multe, truccatori di scooter
    fedeli al subwoofer, costruttori di pace
    bella gente
    Questo ritmo è per voi
    Coraggio
    Questo è un posto selvaggio
    È ora di mettersi in viaggio
    Si è svegliato il serpente
    È ora di mettersi in viaggio

domenica, dicembre 10, 2006

SPEREQUAZIONE INTERIORE
Oggi piove. 14-7 gradi. Ieri mi sono infradiciata i piedi uscendo da un locale. Mi sento abbattuta. E non solo per i piedi. Vorrei fare questo benedetto tauaggio ma mi sono ripromessa di farlo solo quando avrò finito con tutto il necessario. Io affronto le cose male. Mi fascio la testa molto ma molto prima di intravedere la risoluzione. Analizzo il problema a lungo e poi non faccio seguire i fatti. Stupida donna.
Sono annoiata. Di più sono annoiata e demotivata, preda di crisi di panico notturne che nel migliore dei casi mi fanno dormire male fra microrisvegli vari; e nel peggiore mi tengono in veglia per qualche ora. Sono sempre stanca. Sbriciolata. Non ho voglia di parlare e divento scostante, faccio fatica a tenere gli occhi aperti. Una scusa . Non lo faccio apposta. Sopporto poco tutto. Vorrei andare a ballare. I non luoghi sono il meglio ma vanno bene anche i pub semi vuoti dove non c'è troppo casino ma posso guardare la faccia di qualche essere umano. Sono di temperamento malinconico e mi butto giù facilmente. Come sempre mi giustifico dicendo che è questione di famiglia.
Anche se ogni volta è un sentimento diverso, ogni volta lo descrivo allo stesso modo. Tocco a piene mani la mia fragilità. Un pò bimba sperduta: C'è qualche Peter nei paraggi che mi dia una mano?

Preso blu - Subsonica
Ma quanta arroganza si spreca,
per quali mediocri orizzonti,
il senso di vaga impotenza,
di un giorno di pioggia,
al gusto di pioggia,
in giorni di pioggia.

Con quali blindate paure
confonde l' amaro tra i denti,
l'insipido blu polizia,
di un giorno di pioggia,
al gusto di pioggia,
in giorni di pioggia.

ma sai dirmi dove sei,
se ti chiedo dove sei,
ti nascondi dove sei.

Il vuoto delle tue certezze tra le tue pareti che ora
inchiodano il silenzio tra noi due disordine interiore
ma ordine nel paese prigioni tribunali cellulari o
forse chiese, paura della morte, paura della vita
paura che la vita sfuggendo tra le dita,
paura che diversa sarebbe anche possibile,
paura del diverso paura del possibile.

In quali silenzi riecheggia
la rabbia delle tue certezze,
perché non ci provi ad arrenderti
a un giorno di pioggia,
al gusto di pioggia,
in anni di pioggia

sabato, dicembre 09, 2006

UN PO' ESILARANTE, UN PO' NO
dal blog di Beppe Grillo del 3 dicembre:
Sabato a Roma la Guardia di Finanza ha perso una grande occasione. Quella di circondare la folla oceanica di 2 miliardi di persone (la stima è di Forza P2) e di chiedere la dichiarazione dei redditi. Il debito pubblico sarebbe stato risanato. Una opportunità così non capiterà mai più. I figuranti hanno ormai una certa età. Lo psiconano tirato a cera Liù sorreggeva Bossi con la mano destra astutamente dietro la sua schiena. Sorrideva a bocca chiusa come i migliori ventriloqui. E faceva parlare Bossi meglio di Provolino. La folla era in delirio. Lo psiconano ha poi gridato: “Non è il leader che sceglie il popolo, ma è il popolo che sceglie il leader”. Se lui è il leader, non capisco allora perchè ci abbia scelti. La vera opposizione stava a Palermo. Casini si è recato non a caso in terra di Sicilia per marcare la differenza. Lì ha un sacco di amici. I famosi amici degli amici. Sabato ci ha consegnato un funerale allegro. Di letizia politica per il governo. Con questa opposizione può permettersi un indulto e una finanziaria ogni tre mesi. L’Unione ha un santo protettore da quasi vent’anni: San Berlusconi da Arcore. Una fortuna politica. Pinochet ha visto lo svenimento del suo collega italiano in diretta. E’ stato informato del motivo. Evitare l’udienza al tribunale di Milano mercoledì scorso. Allungare i tempi e puntare alla prescrizione. Quindi, dopo un consulto telefonico con Bondi, ha fatto uguale. Prescrizione più coccolone e la galera non c’è più.

venerdì, dicembre 08, 2006


DATEMI UN PO' DI GROOVA !!!
ne ho tanto bisogno...
Scrive Roberto Moroni nel suo blog del 4 dicembre:
Pinochet infartuato. Il figlio: “Il suo destino è nelle mani di Dio”.
Se lo fosse stato trentacinque anni fa - con un bell’ictus, ad esempio - a quest’ora sarei cattolico.

http://thepetunias.net/blog/

lunedì, dicembre 04, 2006

am i happy with who i am?
am i happy with the people around me?
am i happy with what i'm doing?
am i happy with the way my life is going?
do i have a life?
or am i just living?
do not let these questions restrain or trouble you.
just point yourself in the direction of your dreams.
find your strength in the sound.
and make your transition.
make your transition.
SABATO 2 DICEMBRE
Carnevalata spaventosa quella dellla manifestazione di sabato a Roma organizzata dalla casa delle libertà. Ovviamente ogni commentatore ci ha visto qualcosa di diverso a seconda della propria convinzione politica: chi la spallata; chi le divisioni insanabili dell'una parte rispetto all'altra; chi le divisioni insanabili dell'altra rispetto all'una; chi la faccia tirata (eh eh) e invecchiata del lidermaximo; chi la straordinaria ripresa in slaute del lidermaximo; chi i cori " lombardo-veneto tutto il resto è meridione" (ma i valdostani lo sanno?); chi il patriottico drappo di metri e metri di tricolore di Azione giovane (ma i lombardo-veneti lo sanno?); chi le braccia alzate in saluti fascisti; chi le scarrozzate su due ruote senza casco di Fini ( l'emozione...guardatemi guardatemi sono moderno e so andare in moto!). Al programma dell'Annunziata ieri si notava soprattutto l'ormai chilometrica lingua del segretario di AN che, sperandoci davvero nel cambio di guardia, si è dato completamente alla causa diventando la brutta copia di silvio. Come si suol dire "più papisti del papa" (anche se è davvero difficile, la strada è lunga Gianfranco!) La cosa più aberrante era lo slogan-tema che campeggiava sui mega schermi "contro il regime per la libertà" diceva. E d'altra parte i discorsi sono stati volutamente approssimativi nei contenuti e decisamente aggressivi nei toni. Ho capito che il programma prevede: più amore per tutti, più libertà per tutti, più cattolicesimo per tutti; che Prodi è gay; che si consiglia l'evasione fiscale perchè la sinistra considera il profitto una colpa e quindi impone tasse ingiuste; e basta. Non hanno detto altro. Insulti, facce gioiose (in estasi direi), persone che non sanno parlare l'italiano fra la folla ( le interviste le ha fatte la 7 mica quei comunisti di rai3, eh), poche idee e molto confuse come da copione populista. Si è con tutti e contro tutti. Secondo la Stampa di sabato pare che fosse previsto che i giornalisti per salire sul palco a fare il proprio lavoro dovessero indossare una fascetta con su marchiato il leitmotif della manifestazione ( si proprio "contro il regime" etc etc). Meno male che Vladimir Luxuria ha spadroneggiato nei cori (ma sono ossessionati...) e si sono sprecati i gadget pseudosimpatici. Siamo alla frutta? e se si, chi lo è?

domenica, dicembre 03, 2006

SONO UNA DONNA NON SONO UNA SANTA
(ovvero, non è necessaria la santità per essere onesti)

Io odio il tradimento come concetto sociale, lo trovo cafone, superficiale, egoistico e tremendamente borghese. Adesso va di moda fare presente al mondo se non proprio la verità dell'averlo compiuto almeno la propria opinione favorevole sulla questione. Ci si stupisce se non accade, come si fa a resistere? come si fa a dire di no o a non provarci con la prima preda plausibile che capita sotto tiro? pare un'impresa sovrumana, forse superata solo dall'utopistico progetto di Noexcuses di eliminare la fame nel mondo entro il 2015.
Evidentemente nell'occidente moderno e libertario esiste ancora la necessità di sfuggire a tremendi e coatti matrimoni combinati che imbrigliano gli innocenti abitanti dei nostri paesi la cui unica via di momentanea salvezza sono le scappatelle più o meno regolari con altri affranti prigionieri della nostra società vessatoria. Poveri, costretti a badare a dei figli che non hanno voluto e disarmati di fronte alla pochezza della vita a due (... che loro proprio non se l'aspettavano che la passione sarebbe terminata e avrebbero dovuto far fronte alle difficoltà della quotidianità). Un innoquo divertessement in effetti.
Dico la verità a me l'edonismo ha sempre fatto schifo e lo dico da individualista di fatto, perchè una cosa è credere nelle possibilità del singolo e una cosa è elevare la propria singolarità a monoteistica religione di se stessi.
Quando ci si oppone al consumismo classico, quello degli acquisti merceologici per intenderci, si contesta (semplifico e parzializzo) la riduzione della definizione di uomo a semplice consumatore di beni via via maggiori e alla sua stessa trasformazione in bene materiale. E' giusto contestare tutto questo. Ma poi nella vita privata si è fatta strada(e resto in argomento) il concepire il proprio compagno/a come una merce da spremere e continuare a utilizzare per quel poco che serve mentre si cerca altrove qualcos'altro (un'altra merce?) con cui sostituirlo. Mi spiego: all'inizio è rose e fiori e si parla (chi più chi meno), ci si dedica a salti sul talamo e/o in altri luoghi (chi più chi meno), si condividono tutti gli aspetti della propria vita e si fanno tante cose insieme(chi più chi...lo sapete) etc etc insomma. Poi però questo non dura per sempre, arrivano i momenti tristi, torna la solitudine, non si ha voglia come prima di saltare insieme. A parte che molti a questo punto hanno già introdotto terzi incomodi perchè non essendo capaci di occuparsi di se stessi devono avere più persone con cui distrarsi; a parte questi dicevo, molti a questo punto iniziano a essere insofferenti (e questo è normale) e non avendo culturalmente la nozione di fedeltà, iniziano a sorvolare altri lidi. Chiarisco che non mi riferisco a coloro che dopo avere provato a tenere su i pali che tengono in piedi il tetto della capanna hanno un momento di debolezza(ma UNO) e cedono. Io parlo dei gaudenti stakanovisti delle corna, di quelli che non hanno il coraggio di stare da soli e onestamente dedicarsi solo al sesso (e chi dice niente a tal proposito) ma che vogliono capra e cavoli: il compagno/a ufficiale e l'amante fissa (e qua sono sul punto di vomitare) o meno. Ancor prima del matrimonio la coppia è un'istituzione sociale fondamentale. Come fai ad uscire insieme ad alti accoppiati se non sei accoppiato tu stesso? Come fai a mettere su casa, famiglia e così via? Ci si sposa anche in Chiesa. Ma non è che se non lo si fa cambia qualcosa. Quando si tradisce c'è sempre qualcuno che soffre o che potenzialmente potrebbe soffrire (e per me non c'è alcuna differenza) e questo qualcuno cazzo è la persona che ti è più vicina. L'hai scelta tu, nessuno ti ha obbligato ad entrare nelle relazioni monogame, si può dire prima : "Guarda che io sono per la coppia libera". Ma non credo che ci starebbe tanta gente. Non penso ci starebbe neanche la persona che dovrebbe dirlo perchè una cosa è tradire e un'altra essere traditi. A nessuno piace essere imbrogliato, ma siamo in una società in cui se non sei almeno un pò farabutto non sei considerato furbo. Non si pagano le tasse, si dichiara il falso, si basano rapporti umani sulla più triste utilità. Credo che tutto arrivi dalla stessa matrice. Ci mettono gli uni contro gli altri nel lavoro, in politica, anche dentro le famiglie.
Sono di sinistra mica filoclericale. Non credo nell' "inalienabilità" della famiglia, credo nell'utilità del divorzio, nella libertà di scegliere di restare soli o di basare la propria vita sentimentale solo sul sesso. Ma cazzo un pò di onestà, di senso di responsabilità, di solidarietà al di là della ricerca sterile e triste del piacere immediato dovrebbe spolverare le nostre giornate. Vorrei sentire parlare di più di quant'è bello dire la verità ed essere persone serie e di meno di quant'è bello inculare la gente (scusate il francesismo).
Io non tradisco!

There was a table set up on the corner... - Motel Connection

domenica, novembre 26, 2006

FACCIAMO DUE CHIACCHIERE
Sarà casuale o sarà la prova che questa nostra esistenza ha un nume che ogni tanto getta l'occhio qua giù; fatto sta che al tg regionale della Lombardia hanno mandato un servizio su questo signore e la sua associazione. Pare che la gente non parli più e soprattutto non ascolti più. Questo
generoso gentiluomo sarebbe anche un ingegnere ma siccome la solitudine colpisce a caso nel mucchio, non è riuscito comunque a scamparsela. Solo che invece di rinchiudersi nel suo cantuccio a piangere amarelacrime, ha fondato questa associazione http://www.duechiacchieregratis.it/. Tutti i fine settimana si fa trovare con il suo banchetto in piazza del duomo a Milano e offre i suoi servigi (e non è un doppio senso:) ai Milanesi infelici .
Dopo i tizi che danno via abbracci gratis in giro per il mondo (vedi you tube) mi sembra un valido prosieguo. Più amore per tutti!
LA SOLITUDINE FRA NOI
Ho passato tutto il film di Sorrentino pensando che una canzone fosse dei Sigur ros, ci avrei messo la mano sul fuoco e invece, ecco, non era vero. E' una musica straziante, un lamento dolce e fluido ed è tutto il pomeriggio che ce l'ho nelle orecchie. Una percentuale pazzesca di ragazzi rischia di diventare sorda prima dei quarant'anni a causa dell'I-pod. Alcuni già sentono un suono come di una campanella dopo avere spento le cuffie. Pare sia il primo sintomo di un inizio di perforazione del timpano. Voi sentite campanelle?
Quando sono giù, ma molto giù, sento fortissima la solitudine bussare al mio cuoricino a sua volta e conseguentemente battente bandiera bianca. Io dico questo: questa maledetta è una forza mistica che ti porti dentro ogni giorno a prescindere dal fatto che te ne renda conto. Sta lì fra lo sterno e le zone mollicce dell'addome e più o meno spesso ti manda a chiamare per farti un salutino. Le persone che incontri, le cose che compri che tocchi, le azioni che compi sono solo dei pagliativi da questo punto di vista. Solo semplici stracci con cui tamponarti la pancia. E' uno stato mentale maledizione, non me ne libero neanche con la dinamite. E' disturbante, mi impedisce di fare delle cose e mi costringe a farne altre. Sentimento complesso. Quando è dolce la chiamo malinconia ma adesso è solo una interminabile scocciatura.
Attenti alle orecchie!
Over the pond - Album Leaf /My lady's story - Anthony and the Johnsons

sabato, novembre 11, 2006

FROM SATURDAY TO SATURDAY ( ORMAI SUNDAY E COMUNQUE SCAZZO)
Sto cercando una radio da ascoltare mentre scribacchio qualcosa ma è una sfida persa dato che Radio Sherwood sembra essere deceduta (momentaneamente spero) e di Radiopopolare e consorelle varie non ne trovo molte che funzionino e quelle che ho beccato stanno trasmettendo reggae o anni 70 e no, non sono proprio in vena. Forse ce la fa radio base da Verona che oggi ha nella homepage articoli sui bambini stranieri e la scuola e altre cose sociali e questo mi piace. Ok, qualcosa a metà strada fra country e ... country merda. Niente di niente stasera per sentirsi meno soli.
Intanto. In alcuni blog che si trovano su spaces c'è una funzione bellissima, almeno mi sembra tale in questo momento: una cartina del globo terrestre dove appaiono dei segnetti lampeggianti in direzione dello Stato in cui c'è stato l'ultimo blog aggiornato. Questa pallina luminosa si sposta dall'Europa all'America, da Singapore a Israele, nord, sud, destra, sinistra; tu puoi cliccare e leggerti gli ultimi pensieri partoriti da menti sparse in giro per il mondo. Dal 14enne calabrese che sostiene che in fondo lui non è uno che violenterebbe le ragazze ma anche loro che se ne vanno in giro in pieno inverno con minigonna e calze a rete... ( i meravigliosi anni 80 sono tornati), alle foto di Ispaniche simpatiche e grassottelle che studiano nella Westacoast degli Stati Uniti (ma quante sono?!); dalle poesie d'amore delle ragazzine spagnole alla 42enne mamma francese che fra le cose che ama mette suo marito i suoi bimbi già sulla terra e l'ultimo che è in viaggio.
Non so se sia una questione di orario ma quelli che scrivono di più in Europa sono i Belgi e gli abitanti dei PaesiBassi: la lucina bazzica spesso quel fazzoletto di terra. Certo che dev'essere proprio una figata abitare in quei posti... In Africa solo il Sudafrica partecipa, gli altri Stati hanno altre simpatiche cose a cui pensare, credo. (Intanto su Radio Onda d'Urto da Brescia che mi ero ormai rassegnata ad ascoltare, dopo i ritmi giamaicani si è passati ad un programma che si chiama "Abominio": heavy metal... oh Gesù; io passo a Radio città del Capo da Bologna). Mi spiace solo che la stragrande maggior parte dei blogger sia sotto i vent'anni il che rende i loro scritti ben poco interessanti ai miei occhi. E poi, peccato che il mio computer non riesca a caricare le foto come si deve, perchè vorrei proprio guardarle le facce dei ragazzi israeliani e di quelli cinesi dato che non posso capire quello che scrivono.
Subisco il fascino della globalizzazione.
Mi destabilizzo le orecchie con la drum'n'bass e buonanotte.

sabato, novembre 04, 2006

CLEANING MY SOUL
Oggi la minima è 6. Do I have a life, Motel connection.
La copertina bianca con il nuovo logo rappresentante un esserino con la testa a forma di cuore e il libretto neutro con le foto azzurrate, fanno molto minimal. E in effetti a me pare che anche la musica sia biancainquietante; sarà suggestione ma è il colore dell'essenziale e del less is more.
L'ho messo su questo disco e ne è uscito un suono pulito asettico che sembra venire da lontanissimo ma forse è colpa del mio stereo malandato. Parte la prima canzone Pa pa pa (che fa il paio con Kiribiri...ma che titoli sono?!) una sorta di rap su una base labilissima che indica solo il filo della melodia. Mi viene in mente il primo ascolto di Nothing more e penso che non sapevo cosa dire di quei suoni all'osso e del ripetere continuo dolce ma non ossessivo che non c'è proprio nient'altro. La versione album del singolo è perfino più scarna del radio edit. Il video, manco a dirlo, bianco.
My darkside è ripulita e francamente ne viene fuori mummificata rispetto al singolo dell'anno scorso (ma non era più bella l'original?). Lavorare per sottrazione; i suoni fanno atmosfera: Sparkles movimenta, Car by car quasi allegra, Cypress hill rilassata che fa tanto giappone e When the night è romantica e mi piace mi piace. Ma niente melodie facili. Niente di accattivante ecco, non ci sono canzoni pop come Queen of sugar e niente pezzacci stracciaclassifiche tipo Two. Low profile. Testi con disperazione annessa. Pareti lisce. Devo indagare l'interno. Credo si dica minimal techno, comunque io con la musica elettronica ci metto del tempo a carburare. Si attenda la prova cuffie.


I
eri felice, contenta e congelata perchè le temperature si sono abbassate in fretta e furia, ho comprato il nuovo disco dei Motel connection.
LA CAMORRA SONO IO
A me la Bignardi piace ma un pò meno dopo che l'ho vista fare la rompipalle per forza al programma di Victoria Cabello su mtv. Per la serie: non è il tuo programma smettila... Daria Bignardi!!! applausi (applaudite!).
Detto questo "Le invasioni barbariche" mi piace parecchio. Ieri fra interviste a Elio e le storie tese (davvero antipatici) e Alba Parietti ( la coscia che non molla) e udite udite la mistica principessa nera Alessandra Borghese (ma citarla in un blog equivale a nominarla in vano? poi non vorrei che mi arrivasse una scomunica.. magari è la volta buona che svolto...); ecco fra tutti questi si è trattato dell'argomento del momento: Napoli.
Cioè io giuro ne ho sentito parlare anche stamattina a colazione nel bar sottocasa da due tizi che avevano le idee chiare: esercito esercito esercito. Che leggano la Padania? o votano udeur? Comunque adesso ne parlo anch'io così 1 a 1 fra me e Daria. E 1 per i signori del bar che siamo contenti tutti.
C'erano Di Cataldo autore di Romanzo criminale, Valeria Parrella scrittrice; Sergio Cusani che mi fa un pò impressione dirlo ma sta collaborando col ministero della giustizia e si occupa dell'emergenza napoletana; un tizio direttore del Domenicale (mi sono informata è un settimanale che parla di cultura) e un membro di un gruppo hiphop di cui francamente non ricordo il nome,originario
e abitante tutt'ora di Scampia e, particolare non superfluo ( adesso arriva l'ossimoro), laureato in filosofia. Credo che sia normale che lo spettatore tipo (in questo caso neanche a dirlo la sottoscritta) sia rimasto colpito più dalle opinioni di chi non si fa vedere spesso in tv e contemporaneamente e/o forse conseguentemente
dice cose sensate con cognizione di causa (non me ne voglia il direttore del domenicale che ha definito Saviano la Melissa P della camorra).
Valeria Parrella è una giovane donna che vive nel centro storico di Napoli, ha un bambino piccolo, ha votato centrosinistra tutti questi anni,
di mestiere scrive ed ha frequentato per un pò alcune scuole elementari per un progetto didattico. Una bambina di otto anni che arriva tardi a scuola perchè deve occuparsi della casa e fare da mangiare ai fratelli dato che il padre è in carcere e la mamma al lavoro; i bambini che una mattina arrivano tutti eccitati perchè hanno visto a terra morto, sparato, il corpo del fratello di uno di loro, e il suo orecchio staccato dal corpo, e la polizia e il sangue e i giornalisti. Il furbo è ovviamente quello che ha sparato per primo e che non è rimasto a terra. L'eroemodello quando sei solo è dietro l'angolo di casa. Allora Valeria si chiede ma ho votato centrosinistra per nulla? perchè non si è lavorato su questi bambini? perchè li si è lasciati soli? Dopo 13 anni (tanto è il tempo passato fra il primo Bassolino e la Jervolino di oggi) avremmo forse dei tredicenni diversi; perchè si è lasciati soli gli insegnanti che sono troppo spesso le ultime tracce di legalità nei quartieri difficili? La risposta ovvia ed agghiacciante è che non si è voluto farlo. Tu pensa la scomodità. Nel 2004 più di 100 morti ammazzati ma nelle campagne elettorali per le successive elezioni nessuno nomina la camorra. Avranno pensato che è una brutta parola che spaventa le brave persone. Ed adesso eccoci qua che i morti ce li hai sotto casa. A Scampia uno dei santuari della camorra come l'ha definito Amato, c'è una centrale di spaccio ogni cinquanta metri. Praticamente tutte le piazze e molte strade sono occupate da queste attività. Il più grande mercato di droga d'Europa. Non che ci stupisca però fa impressione.
A corollario di questi fatti allarmanti, una storiella apparentemente di poco conto: quando viene rubata qualcosa, la macchina lo scooter o che so io,
sapendo che non si riavrebbe nulla non si denuncia il furto. Ci si arrangia e se si conosce qualcuno che conosce qualcuno che conosce qualcuno si cerca di riavere il maltolto indietro per vie traverse. Ovviamente pagando. Cioè il derubato si ricompra ciò che era già suo. Lo fanno anche a Cagliari con le pattane delle macchine ( e a volte anche con le macchine stesse eh) che poi te le ricompri ai margini della strada. Solo che a Napoli credo succeda un pò più spesso con conseguenze decisamente più gravi dato che esiste un crimine organizzato che controlla bene il suo territorio.
Comunque in qualunque società tutto è legato. Tutti dipendono da tutti non c'è scampo.
Ma a che serve l'esercito se la camorra sono io?

domenica, ottobre 22, 2006

PICCOLA POSTILLA
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Stanco di vedere le parole che muoiono, stanco di vedere che le cose non cambiano stanco di dover restare all’erta ancora respirare l’aria come lama alla gola. Andare a piedi fino a dove non senti dolore solo per capire se sai ancora camminare. Il mondo è un corpo coperto di lividi, i miei pensieri sempre più vividi. Corpi sulla strada che si lasciano affittare, tavole anatomiche da saccheggiare. Corpo perfetto, corpo immortale. Il corpo è la frontiera che si può violare. SANTI BUROCRATI SANGUE D’IPOCRITI LA VITA SPESSO È UNA DISCARICA DI SOGNI CHE SEMBRA UN FILM DOVE TUTTO È DECISO SOTTO AD UN CIELO D’UN GRIGIO INFINITO. Andare a piedi fino a dove non senti dolore solo per capire se sai ancora camminare. Sono le gambe piene di lividi, sono pensieri sempre più ruvidi. Corpi di macerie da telegiornale, corpi diplomatici in diretta a conquistare. Suona la marcia suonala ancora, la morte veste bene quando scatta l’ora. Cristi che piangono per troppo dolore, l’angoscia di un pianeta che puoi sezionare. Taglia la torta, tagliala ancora: chi è ricco resta vivo mentre il povero muore. Corpi e macerie da conquistare per un corpo d’armata sotto le fanfare. Corpo straziato, corpo a corpo, il corpo è l’innocenza che si può spezzare. SANTI BUROCRATI SANGUE D’IPOCRITI LA VITA SPESSO È UNA DISCARICA DI SOGNI CHE SEMBRA UN FILM DOVE TUTTO È DECISO SOTTO AD UN CIELO DI UN GRIGIO INFINITO. SANTI BUROCRATI SEME D’IPOCRITI LA VITA È SCRITTA SOPRA UN CUMULO DI SOGNI COME IN UN FILM DOVE TUTTO È DECISO SOTTO AD UN CIELO DI UN GRIGIO INFINITO.>>

sabato, ottobre 21, 2006

VIVA L'ITALIA
Non ho letto questo libro ma di lui sento parlare da mesi, da prima delle minacce, della scorta, delle petizioni, degli appelli al tg1 di Umberto Eco.
Non ho visto nemmeno l'appello però l'altro giorno ho sentito Fahrenheit e ne hanno discusso parecchio.
Roberto Saviano scrive Gomorra, un libro inchiesta come non se ne fanno più tanti. Penso non vadano più di moda. Questo libro parla di un clan camorrista del casertano e questa "malavita", che viene chiamata non a caso "mafiosa", non gradisce la pubblicità.
Lui fa di più, legge dei brani nella piazza di Casal di principe, epicentro del potere della famiglia di Michele Zagaria e Antonio Iovine e del più celebre Francesco Schiavone soprannominato "Sandokan". Che nome buffo Sandokan. Comunque la famiglia non gradisce.
In un articolo dell'Espresso viene riportato quello che appare anche in un giornale locale: nella piazza c'erano dei delatori, degli infiltrati, delle spie, come le vogliamo chiamre, degli infami insomma, che guardavano e prendevano nota. Chi applaude e chi no, chi parla e chi no.
Ne conseguono minacce di morte, signore e signori.
Io immagino la paura.
Non so se prima o dopo il sindaco di Napoli lo definisce "un fissato strabico" e fa altre simpatiche considerazioni che trovate nei link qui giù.
La stessa cantilena delle scuse per nascondere la Napoli sotto assedio di quest'ultimo anno credo. Mi vengono i brividi.
E' di destra negare il potere della malavita o è PRAGMATISMO? è mafia?
Tanti intellettuali hanno chiesto aiuto e Amato ha concesso una scorta.
Certo che me lo chiedo se servirà a salvare la sua vita.
Ma la libertà di espressione, di parola?

Salman Rushdie, Anna Politovskaja. Si fanno dei nomi. Non c'è mica bisogno di andare in oriente o nelle viscere del regime russo. Mauro di Mauro, Peppino Impastato e chissà quanti che non mi ricordo o che non conosco. Sembra sia mille anni fa.
Roberto Saviano ha 28 anni e a me viene da ridere pensando alla mia coda di paglia e a quella dei miei coetanei che non vogliamo esporci mai perchè non ci conviene; che accettiamo di farci zerbini per un lavoro flessibile perchè dobbiamo comprarci le scarpe fighe; che facciamo finta che le cose ci vadano bene anche quando tutto intorno urla che non è così.
Ma che cazzo stiamo facendo?

Dovrebbero toglierci il diritto di voto così forse qualcuno...
Mi viene da ridere.

http://magazine.excite.it/news/219/Roberto_Saviano_sotto_scorta
http://www.sosteniamosaviano.net/
http://www.radio.rai.it/radio3/fahrenheit/mostra_evento.cfm?Q_EV_ID=190954

Massive Attack- Blue lines

domenica, ottobre 15, 2006

HO IMPARATO UN SACCO DI COSE IN QUESTI GIORNI?
Prima di tutto ha (si, ha) piovuto tantissimo e questo mi ha dato sollievo dall'afa che si respirava nella mia testa.
Non mi capitava da secoli ma ammetto che ho
smarrito la calma e nell'ordine: il senso dell'umorismo, l'autostima, la fiducia nelle mie capacità amministrative e anche metà faccia. Ho pianto così tanto che avrei risolto il problema della siccità del riocannas. Il tutto in 10 minuti netti e senza che capissi granchè di quello che stava accadendo. Ne deriva un sano ridimensionamento. Comunque avessi visto la Madonna sarei stata meno sorpresa. Ma come ho fatto a cascarci... Ho abboccato come uno scorfano in calore innamorato che non può credere che qualcuno gli si voglia fare. Credo a tratti di avere anche assunto l'aspetto del suddetto pesce.
Che situazione antiestetica! La mia faccia deformata dalle lacrime e la mia mente offuscata da stupide ed antiche impalcature mentali che mi impedivano i movimenti; il tutto per discussioni inutili con persone (mi si permetta ma dopo anni di conoscenza posso dirlo) altrettanto inutili.
Resta fermo che quando mi innervosisco dovrei imparare almeno a stare zitta se non a dire qualcosa di intelligente.
P
otrei partire evitando che mi esca la bava dalla bocca.
Suvvia suvvia, è tutto passato..


Leave me alone- Ellen Allien & Apparat

sabato, ottobre 14, 2006

FESTA
Eccomi di fretta perchè parto per A fra meno di un secondo.

E' stato bello vedervi tutti. Questa è stata una festa salvata dagli invitati e ve ne sono gratissima. E' iniziata come una giornata un tantino storta ed è finita con me bellamente a letto serena e felice. .Dovrò riflettere fruttuosamente sulle cause funestanti (vedi post sotto). E non sto parlando di te Amoremio:).
Un saluto agli amici del baretto che non sono potuti venire chi per un motivo chi per un altro.
Merci a tout le monde!

venerdì, ottobre 13, 2006

BUONCOMPLEANNO
Oggi tipo che piove ed io piovvi torrenzialmente stamattina e non ero sola e ci sono quindi testimoni. Inizio male, mantre ero in macchina e tornavo a questa grigia città mineraria che mercoledì si risveglierà sotto uno sciopero generale , non mi riconoscevo in quella che ero solo due ore prima. Pazzia pura. Ho pure rotto a forbiciate una sciarpa e quindi se ho delle reazioni così potenti vuol dire che ti amo sul serio. Non ridere. Anche quando sono in crisi e mi chiudo a riccio io non prescindo mai da te. Anche quando batto i piedi per terra e non riesco a guardarti negli occhi senza avere in faccia uno sguardo obliquo e aggressivo, io non mi dimentico mai cosa sei per me. Anche quando sono convinta che il capolinea sia vicino, io non ce la faccio a voltarti le spalle.
Eppure quando ti amo, so che potrei amarti di più. Stamattina ero io ma non ero io. Io non sono più così, orribile strega impazzita dal dolore superficiale. Tu mi rappresenti più di qualsiasi altra immagine sulla terra. Io sono te e tu sei me. E' passato troppotempo insieme perchè non sia così.
Coldplay-Yellow

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sabato, ottobre 07, 2006

OGGI TI PORTO IN ISLANDA (O NELL' HOGGAR?)

Basta poco per avere una boccata d'ossigeno. Ignoro quanto duri l'effetto, ma serve.
A proposito, ieri sera mentre diligentemente scuotevo la tovaglia fuori così da ridistribuire equamente il cibo a tutti gli uccellini del circondario ho guardato il cielo carico di nuvoloni enorminerisoffici e mi sono accorta tutt'un tratto che è veramente immenso! Questa ovvia banalità si è dispiegata ai miei occhi come un nuovo stimolo. Allora mi è sopraggiunto il desiderio di essere in uno di quei luoghi ai confini con la realtà dove ho sempre pensato che non mi sarebbe interessato andare: il deserto o i ghiacci dell'ArtideAntartide o le steppe di chissà dove, la tundra, il Tibet. Dov'è che sono morti i soldati italiani in Russia? Le distese di nulla insomma. La natura incontaminata, selvaggia, autarchica, etc etc.
Ho avuto voglia di sentirmi piccola con cognizione di causa.
A me è sempre piaciuto di più l'immaginario urbano, la metropoli, i caffè, i viali, le case, i musei. In soldoni il paesaggio umanizzato.
Però dopo avere saputo che esiste Pagan Poetry o Yoga di Bjork o tutto Fisherman's woman di Emiliana Torrini non posso esimermi dal sognare l'Islanda che io mi immagino terra magicamente e costantemente sospesa e zattera galleggiante dall'atmosfera rarefatta, dove tutto è bianco. O al massimo rosa.
A proposito di questa voglia di perdermi (per ritrovarmi...) che mi è presa, un mesetto fa ho adocchiato "Il viaggiatore" di Maurizio Maggiani, il cui titolo era sempre lì nella classifica della Repubblica, e me lo sono portato a casa. Parla di un ornitologo che aspetta il passaggio di uno stormo nel deserto dell'Hoggar condividendo la quotidianità con una tribù che vive fra pickup, kalashnikov, migliaia anzi credo milioni di tappeti, miti e rituali di corteggiamento che si perdono nella notte dei tempi. Quando l'ho preso in mano ho pensato ad un libro immobilista, uno di quei libri formato yoga in cui per ogni movimento ci vogliono circa due anni di meditazione. Invece (perchè ovvio che c'è un invece) succedono tante cose, perchè grazie a Dio esiste la mente e con questa si può viaggiare attraverso i ricordi e le visioni diurnenotturne, anche davanti all'apparente staticità del paesaggio.
Così ci si muove fra desiderio di pace e atroci esperienze di guerra, ritmi concitati e membra rilassate, l'eterno ritorno di erosthanatos, il sesso mercenario, la purezza.
Non si sa bene dove sia il confine fra verità e visioni però ci si guarda dentro senza paura.
Questo per dire: che l'apparenza inganna; che si può e si deve cambiare idea; che nella mia lista di cose da fare, dopo laurea, giro della Francia, New York e trasferimento chessò, a Roma(?), c'è posto anche per una immersione nel freddo e nel caldo; e che vi consiglio spassionatamente questo libro.
Ora: Svefn-G-Englar e Staràlfur di Sigur Ròs ( da Agaetys Byrjun) (SI CONSIGLIA VIVAMENTE)

giovedì, ottobre 05, 2006

DUE PAROLE SU TRE PERSONE
Oggi sono allegra e affettuosa (chissà quanto durerà!). Quindi ne approfitto per parlare di qualcuno a cui voglio bene tanto3 (e scussate la citazione jovanottiana).
ATTENZIONE: CHIUNQUE NON REGGA LE SDOLCINATEZZE SI ASTENGA DALL'ANDARE OLTRE.
Io ho avvertito.
IL PRIMO: parte stamattina per una nuova avventura e con un pacco di dubbi in saccoccia. Ieri quando ci siamo sentiti era davvero triste perchè lasciare la dolce abitudine della vita con la persona che ami è durissima. Ma Cristosantissimo (!!!) solo un anno fa non si sarebbe nemmeno sognato tutto l'amore che l'ha sommerso in quest'ultimo periodo e che, sono sicura, non perderà certo per qualche giorno passato a Milano. Hai lavorato bene Piccolo, cosa credi; in bocca al lupo per tutto, ti voglio bene.
LA SECONDA: è mia amica dalla notte dei tempi, abbiamo fatto tante di quelle cose insieme e lei mi è sempre stata così vicina, che spesso, lo ammetto, l'ho data per scontata e non ho apprezzato a pieno la sua presenza. Ora è in un momento difficile ma io SO che troverà un compagno che si meriti di stare con lei più dell'aspirante yuppy (simpaticissimo eh) che si è lasciata alle spalle. Al prossimo gli facciamo il test prima di farlo entrare ( chi è dipendente di Trony perde 10 punti).
L'altro giorno sono stata benissimo, spero ritornerai presto :)
LA TERZA: è una new entry e ha scritto un post PER ME (!) nel suo blog. Ma chi è, ma chi èééé?! Bravi.
Per me è davvero difficile fare amicizia e superare il primo approccio in cui ci si è taaanto simpatici e a cui segue però di solito la fase "chi si è visto si è visto" detta anche "pira cotta pira crua donnunu a dommu sua"(ma succede solo ai Sardi che sono sospettosi diffidenti etc etc oppure, vuoi vedere...). Quindi grazie per la tua disponibilità e voglia e per essere così carina. Io apprezzo, l'avrai capito.
Un abbraccio a tutti, Cla.

mercoledì, ottobre 04, 2006

"La guerra contro i punkabestia"
Stamattina sono passata dal Bastione e di punkabbestia non ce n'erano. La "Cagliari che si scopre rissaiola" di un ormai famoso articolo dell'Unione Sarda, evidentemente oggi non passava da Castello.
Questa cosa dell'emergenza sicurezza strombazzata dai giornali e avvalorata a dire il vero da una serie di episodi di una certa gravità, mi ha spaventato anche se nella mia vita quotidiana non ne ho visto traccia . La gente continua ad uscire e ieri notte sono rientrata tranquillamente a casa a piedi con un' amica e c'erano le solite coppie e i soliti studenti in giro.
Fatto sta che dopo che dei balordi hanno aggredito dei turisti, che è stato picchiato selvaggiamente un attore cagliaritano, dopo gli schiamazzi notturni nel Corso e in via San Giovanni e il problema dei decibel e le beghe varie al Poetto ( perchè tutto è finito nell'unico calderone dell' "emergenza") , stampa isolana e sindaco la stanno buttando sui poveracci che vivono per strada. Adesso è saltata fuori pure un'ordinanza che vieta di chiedere l'elemosina in centro, come se il problema fosse il signore con gatti e topolini bianchi davanti alla Rinascente o il ragazzo cieco che suona alla fine di via Manno.
Quello che vedo è che la gente sta andando fuori di testa. Nessuno tollera nulla, va di moda il bullismo e la strafottenza a tutti i livelli relazionali. L'intolleranza senza certezze. E non parlo solo di Cagliari. Quelli che ti spaccano il crick in testa per un parcheggio, gli uomini che picchiano le loro compagne o non accettano di essere stati lasciati, quelli che scatenano risse per uno sguardo giudicato di troppo; ma anche le insofferenze in famiglia, gli isterismi, la paura del diverso, la solitudine.
Ovviamente la nostra non è la migliore delle società possibili sennò saremmo sempre belli rilassati.
Forse perchè non ci sono prospettive individuali, dove non sai se domani avrai ancora il tuo lavoro o se ti puoi fidare del tuo compagno/a dato che alla tv non fanno altro che dirti che in fondo "la scappatella fa bene alla coppia" e chi se ne frega se tu stai male come un cane e se ti senti umiliata (però cornuto è bello non lo dice nessuno, tutti furbi dalla parte giusta eh...).
Forse è che ci aizzano gli uni contro gli altri e noi un pò non possiamo sottrarci e un pò ci caschiamo in pieno pensando anche di essere furbi. Il famoso gioco al massacro.
Si, poi la droga ormai costa nulla ed è la risposta più ovvia al vuoto, e dopo la gente va a rubare e non capisce più niente etc etc. Però che dire di questo vuoto? da dove viene? Ci fanno credere che sono problemi individuali e che quindi ci dobbiamo arrangiare da soli perchè tanto l'importante è che non disturbi troppo e ti comporti da bravo cittadino/consumatore. La pubblicità ti offre le risposte. Ti propone la soluzione di una vita appagante che arriva dopo avere bevuto una bibita o comprato un'auto. Ma io mi sento davvero meglio dopo avere comprato l'ultimo modello di cellulare? E dopo con chi parlo? e soprattutto cosa dico?

Ora: scizzofrenicamente fra Inno all'odio di Linea 77 e qualcosa di Cassius

martedì, ottobre 03, 2006

AAA CERCASI AUTOSTIMA DISPERATAMENTE
Da oggi basta cazzi perchè mi sono davvero scocciata di piangermi addosso e di fare la bambina di 12 anni.
E ' severamente vietatissimo: istericizzare; dire cose tipo "non valgo niente" "sono una fallita" (ebbene sì mi dico anche questo, o madonna...) ; perdere il mio tempo vagando per casa convinta di non essere capace di iniziare alcunchè; umiliarmi ed implorare pietà a meno di non essere davanti a plotone di esecuzione e anche in quel caso è ammesso solo se il suddetto fosse composto da veri nazisti certificati. Inoltre, cosa più importante: è punibile con 200 scudisciate la perdita del senso dell'umorismo.
AIUTOOO!!!

domenica, ottobre 01, 2006

OTTOBRI
Vorrei essere più leggera perchè so essere solo pesante.

Oggi PRIMOTTOBRE. L' autunno dolciastro di una canzone che amo molto, per me inizia qui. Anche se in effetti non se ne vede l'ombra e qui in Sardegna di freddo si parlerà chessò, verso il quindici-venti. E tuttavia vedere questa data sul calendario ogni anno mi regala una dose di entusiasmo che prescinde dall' accidentalità del contingente. Vorrei svegliarmi domani e vedere che piove, camminare e, con gli stivali sopra la calzamaglia, far scrocchiare le foglie sul marciapiede; vestirmi di verde e mettermi il cappello, rintanarmi in un luogo caldo a bere e a parlare sapendo che fuori è già buio; ascoltare musica nelle cuffie e sentire l'aria frizzante della mattina tutta la giornata; e dormire sotto le coperte.
In autunno la solitudine è meno dolorosa perchè s'intona col mondo di fuori e col fondo del te nella tazzina.
E invece oggi PRIMOTTOBRE fuori c'è un sole notevole e fa caldo tanto da potere uscire con i sandali ai piedi.
Non mi interessa essere solare, mi va bene la penombra, solo un pò di leggerezza in più, quella si che mi farebbe comodo molto, molto spesso. La metterei in valigia in fretta adesso, prima di prendere il treno per Cagliari, e me la rimirerei continuamente perchè io di robe così non ne ho mica mai vista nessuna da vicino.
Per adesso mi accontento di leggere un bel pò, e di aspettare non so che cosa ma sicuramente qualcosa di grosso se lo attendo da così tanto tempo. Com' è che si dice? si tira avanti.

Ora: Autunno dolciastro - Carmen

sabato, settembre 30, 2006

Rimini

Teresa ha gli occhi secchi
guarda verso il mare
per lei figlia di pirati
penso che sia normale

Teresa parla poco
ha labbra screpolate
mi indica un amore perso
a Rimini d'estate.

Lei dice bruciato in piazza
dalla santa inquisizione
forse perduto a Cuba
nella rivoluzione
o nel porto di New York

nella caccia alle streghe
oppure in nessun posto
ma nessuno le crede.

Rimini, Rimini

E Colombo la chiama
dalla sua portantina
lei gli toglie le manette ai polsi
gli rimbocca le lenzuola

"Per un triste Re Cattolico - le dice -
ho inventato un regno
e lui lo ha macellato
su di una croce di legno.

E due errori ho commesso
due errori di saggezza
abortire l'America
e poi guardarla con dolcezza

ma voi che siete uomini
sotto il vento e le vele
non regalate terre promesse
a chi non le mantiene ".

Rimini, Rimini

Ora Teresa è all'Harrys' Bar
guarda verso il mare
per lei figlia di droghieri
penso che sia normale

porta una lametta al collo
è vecchia di cent'anni
di lei ho saputo poco
ma sembra non inganni.

"E un errore ho commesso - dice -
un errore di saggezza
abortire il figlio del bagnino
e poi guardarlo con dolcezza

ma voi che siete a Rimini
tra i gelati e le bandiere
non fate più scommesse
sulla figlia del droghiere".
Rimini, Rimini
LASCIAMI IN PACE
Mi guardo intorno per vedere di trovare un santissimo qualcosa su cui scagliare la mia insofferenza. A volte mi capita sul serio di portare il mio cellulare a spiaccicarsi (volontariamente) al suolo o in caso migliore sulla scrivania piena di vestiti, cosicchè ne venga fuori un bel suono sordo e il povero telefono, pur dividendosi in due o più parti, non si faccia troppo male e torni ad accendersi.
Ammetto Vostro Onore di non essere mai stata troppo razionale tuttavia non mi definirei
in toto una squilibrata . Tutt'ora risulto essere comunque sempre la pazzerella di casa nonostante gli sforzi di apparire più accettabile al comune senso del pudore e della convenienza.
Senza speranza, che tragedia inenarrabile, che immondo accidente, that's all folks! Propongo la castrazione chimica mentale dato che è ormai diversi anni che a preciso insegnamente la Sign.na non risponde adeguatamente. Con un cenno del capo e la bocca chiusa.

Io penso: ecco! eureka! è la bocca chiusa che mi frega! ora potrò ricominciare da capo, una nuova vita nel nuovo meraviglioso mondo delle ovvietà e della noia! un ruolo da passante indifferente per me e da tranquilli cani da guardia in pensione per voi!

Te l'ho mai detto che non sono coraggiosa? Sfondo perchè sono in un binario obbligato e non posso deviare. A volte mi fermo e aspetto il momento giusto per passare ma è solo questione di tempo. Il giorno che vincerai tu, che io deciderò di non difendere più le mie parole e di dimenticarmi dove sono, credo sarà il momento del mio deragliamento. Non so se convenga, perchè ci saranno tante vittime. Fra queste anche le cose che ti piacciono di me.
Ora : Electricity - Elisa

giovedì, settembre 28, 2006


Sopra un prototipo di missile tedesco/ con sei gallette cadauno come desco,i nostri eroi van dritti al cuor della marziana/ le verdi antenne al nostro Duce piegherai!Fascisti su Marte: rosso pianeta bolscevico e traditor!Fascisti su Marte: con un moschetto e un "me ne frego" dentro al cuor.Siamo incredibili, siam sommergibili, siamo gli ignifughi, gli irrevocabili/ conquistador del sangue con onor ed anche a questi alieni ora le reni spezzerem.Fascisti su Marte, pianeta rosso aspetta che veniam da te!Fascisti su Marte, noi ti daremo al nostro Duce al nostro Re.Siamo incredibili, siam sommergibili, siamo gli ignifughi, gli irrevocabili/ conquistador, il mondo ha il nostro odor ed anche a questi alieni ora le reni spezzerem.Fascisti, fascisti, su Marte, fascisti.

martedì, settembre 26, 2006


Buio. Buio e diritti umani frustati. Il cielo è meraviglioso, le stelle saranno un milione di milioni. Il tasso che cammina e le bagasse e gli Cheyenne, desaparecidos suoni sintetici lucine sul bordo della strada. Donne e uomimi e bare e feti morti sul letto ferroso. Biglietti della Tirrenia, ragioni e scuse e parolacce al posto giusto. Francese, Spagnolo, Inglese, Italiano, Arberesh, voci dolci, vesti da festival , la voce che vibra sui toni bassi. Le campane delle 21 e poi delle 21 e 15 e poi delle 21 e 30 . Il mio sedere è sulla pietra bucata. Audisco ma non mi va di parlare. Ho bevuto birra e fumo di sigaro.
Mi sono emozionata, è banale dirlo?